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Scuola Primaria "Mameli"

Un nome una storia MAMELI

Goffredo Mameli, nome con il quale è più noto Gotifredo Mameli dei Mannelli (Genova, 5 settembre 1827 – Roma, 6 luglio 1849) è stato un poeta, patriota e scrittore italiano.

Annoverato tra le figure più famose del Risorgimento italiano. 
Mameli venne presto conquistato dallo spirito patriottico e, durante i pochi anni della sua giovinezza, riuscì a far parte attiva in alcune memorabili gesta.
Nell'autunno del 1847, Goffredo Mameli scrisse il testo de Il Canto degli Italiani (meglio conosciuto come Fratelli d'Italia o Inno di Mameli). Il 10 novembre lo inviò al maestro Michele Novaro, che scrisse di getto la musica, cosicché l'inno poté debuttare il 10 dicembre, quando fu presentato ai cittadini genovesi e a vari patrioti italiani in occasione del centenario della cacciata degli austriaci.
Nel marzo 1848 organizzò una spedizione per andare in aiuto a Nino Bixio durante l'insurrezione di Milano e, in virtù di questa impresa coronata da successo, venne arruolato nell'esercito di Giuseppe Garibaldi con il grado di capitano. 
La sua morte avvenne in seguito a delle circostanze accidentali: durante la breve Repubblica romana del 1849 fu ferito in maniera non particolarmente grave da un commilitone, con la baionetta, ad una gamba. Morì per la sopravvenuta infezione il 6 luglio 1849 a soli 21 anni, all'ospizio della Trinità dei Pellegrini.
L'inno "Fratelli d'Italia" o " INNO DI MAMELI" è diventato dopo il 1946 l' "inno nazionale", anche se nessuno (fino ad oggi) lo ha reso tale con un decreto.
L'inno essendo "repubblicano" ("fratelli" è appunto in nome che si danno tra di loro i massoni), nell'intero periodo Sabaudo (compreso quello fascista) non fu ovviamente mai eseguito.
"Con la proclamazione della Repubblica nel 1946, il 12 ottobre dello stesso anno, in vista dell'imminente giuramento delle Nuove Forze Armate (in programma per il IV novembre) il Governo De Gasperi su proposta del Ministro della Guerra il repubblicano Cipriano Facchinetti, propose di adottare come "inno militare" "Fratelli d'Italia".
Il verbale del Consiglio dei Ministri riporta infatti "Si proporrà schema di decreto col quale si stabilisca che provvisoriamente l'inno di Mameli sarà considerato inno nazionale".
Ma tale schema non vide mai la luce. Provvisorio era e tale rimane giacchè a tutt'oggi nessuna legge lo ha proclamato ufficiale".

La versione attuale comune

 

Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta, dell'elmo di Scipio s'è cinta la 
testa. Dov'è la vittoria? Le porga la chioma, che schiava di Roma Iddio la 
creò. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamò. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti 
alla morte, l'Italia chiamò, sì! Noi siamo da secoli calpesti, derisi, 
perché non siam popoli, perché siam divisi. Raccolgaci un'unica bandiera, 
una speme: di fonderci insieme già l'ora suonò. Uniamoci, uniamoci, l'unione 
e l'amore rivelano ai popoli le vie del Signore. Giuriamo far libero il 
suolo natio: uniti, per Dio, chi vincer ci può?